DIARIO DI BORDO


Perchè un diario? parte 2

A rischio di ripetermi: ISOLANUDA è un progetto complesso e sfaccettato.
E' complesso per la materia - fragile - che si trova a maneggiare.
Scavare la memoria è un'operazione che richiede attenzione meticolosa, piccoli movimenti costanti che devono tenere conto, per forza di cose, della fragilità delle storie sepolte.
Credo di averlo già scritto: il diario/blog è un distillato. Cerca di essere la sintesi del tanto lavoro che si svolge - e si è già svolto - dietro le quinte di ISOLANUDA, il lavoro nascosto dietro l'interfaccia , dietro le immagini e i pensieri di Debora, dietro i trucchi e i giochi dei frames-diario.
Si tratta di stare lì a scrutare l'orizzonte che cambia, di giorno in giorno. Azzardare ipotesi di rotte ed essere pronto a virare improvvisamente quando ci si accorge dell'arrivo di una folata di vento da un'altra direzione..
E' successo, e succederà ancora.
Lo schema di lavoro del diario è una griglia che dovrebbe funzionare in alternanza passato/presente ma chi può dirlo, oggi, se manterrà questa scansione?
Mentre assemblavo "frame2" ascoltavo l'audio (i suoni degli Stalkernoiser così come la voce narrante "semi-off") e mi accorgevo che anche questo frame di presente era in realtà carico di passati, di storie.
A rischio di ri-ripetermi (così come accade alla voce - definitivamente off- nel finale del frame 2), ISOLANUDA è un progetto sfaccettato...transmediale...come mi piace definirlo.


Infine, per il momento, nota molto autobiografica: mi rendo sempre più conto che Italo Calvino è un mio spirito-guida. E' impressionante l'emozione che mi da scoprire tra le sue pagine gli accidentali inputs che mettono in moto l'ingranaggio - complesso e sfaccettato - che stimola la mia osservazione.

Buona visione e soprattutto buona continuazione
darioriccobono per Visionaria/isolaNuda

09/07/2008
 
 



 

 
 
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